Vi sembrerà certamente "strano" questo post ma, in tempo di crisi e in un clima di sfiducia nel futuro, volevo presentarvi il lavoro di alcuni ragazzi che stanno cercando di aprire una Start Up il cui fine è quello di realizzare stampanti 3D.
E' la prima volta che ospito un'intervista nel mio blog: volete sapere di cosa si tratta, chi sono e cosa fanno? Leggete l'intervista e vi si aprirà un nuovo mondo!
Volete presentarvi?
Siamo quattro ragazzi di Verona: Fabio Righetti, Riccardo Bertagnoli, Davide Grobberio e Francesco Turlon. Tre di noi sono studenti di Ingegneria presso l’Università degli Studi di Padova mentre Francesco è stato preso in prestito dal Giornale Pantheon per curare la parte di comunicazione della nostra attività. Insieme formiamo la squadra di Plumake.
Cosa sono le stampanti 3D? Come funzionano?
Le stampanti 3D sono macchine di prototipazione rapida che permettono di realizzare oggetti tridimensionali. Si parte da progetti realizzati con programmi di modellazione 3D, disponibili anche gratuitamente online, e si manda in stampa l’oggetto che si vede sul monitor.
La macchina riceve le istruzioni contenute nel file di stampa, scalda il materiale plastico, noi per il momento usiamo il PLA, e deposita il materiale su piatto. Quando ha terminato uno strato si passa a quello successivo... fino ad ottenere l’oggetto desiderato!
Da quanto esistono? Perché sono così innovative?
Le stampanti tridimensionali esistono da almeno trent’anni ma i macchinari utilizzati fino a pochi anni fa erano impiegati nelle industrie e avevano costi esorbitanti, si parla di almeno 20 mila euro di investimento. Dal momento in cui sono scaduti i brevetti è stato possibile mettere mano ai progetti e ridimensionarli per adattare le stampanti a un utilizzo domestico. C’è una ricca community sul web che quotidianamente contribuisce al perfezionamento delle macchine e ognuno aggiunge qualcosa di proprio. Le stampanti 3D stanno prendendo piede piuttosto velocemente e ci piacerebbe conquistare un nostro posto, in particolare per quanto riguarda il servizio stampa.
foto dal web
Ma possono essere usate da tutti? In quali settori sono più indicate?
Dipende dall’utilizzo. C’è chi, magari, ha la passione per l’hobbistica e l’elettronica e vuole semplicemente costruire la stampante.
Oppure possono essere utilizzate in lavori in cui è importante poter toccare con mano prototipi dei propri progetti in modo da valutarli in corso d’opera. In questa categoria possiamo includere artisti, creativi, designers e architetti.
Infine, quasi tutti i produttori di stampanti stanno cercando di rendere le macchine sempre più alla portata degli utenti, detta all’inglese più user friendly, il che renderebbe inutile disporre di competenze nell’ambito della modellazione 3D. Quindi si potrà semplicemente caricare una scheda SD che contiene i progetti in un apposito slot nella stampante, come in una comunissima fotocamera digitale, e mandare in stampa.
Potete farci alcuni esempi che siano pertinenti con questo blog e le sue lettrici o lettori abituali?
Di esempi ce ne sono tanti e cerchiamo di fornirne ogni giorno attraverso sito e Social Networks, in modo da sensibilizzare le persone alla comprensione delle possibilità del prodotto.
Si possono stampare anelli, bracciali, collane, orecchini, cerchietti e giochi per bambini. Oppure si possono creare accessori per la casa, dal bicchiere alla tazza per il caffé, fino all’appendiabiti da parete o la cornice per le fotografie. Alcune stiliste stanno utilizzando le stampanti 3D per creare nuovi abiti.
Insomma, l’elemento più importante è la fantasia e la ricerca accurata di ciò che si vorrebbe provare a tenere in casa o utilizzare per il proprio lavoro. Se poi siete curiosi di vedere come verrà realizzato, per la stampa ci siamo noi!
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Allora che ne pensate? Conoscevate la stampa 3D?
Io avrei già un paio di idee da STAMPARE... e voi? Cosa vi piacerebbe di più tra orecchini, collane, giochi, tazze...?
Buona creatività a tutte!
Le conoscevo e stavamo proprio pensando di procurarcene una ora che i prezzi sono più abbordabili. Bel lavoro ragazzi, spero che le stampanti si diffondano, perché a quanto ne so, se un oggetto non piace più si può fondere e riutilizzare per stampare... in fin dei conti, è anche ecologico!
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